Barbie girl

In questo pigro agosto mi è capitato di rivedere un caro vecchio amico che non vedevo e sentivo da tempo. L’ho incontrato per caso, per strada, mentre andavo a casa di mia mamma. Ci siamo riversati addosso un fiume di parole, nella smania di aggiornarci sulle nostre vite, finchè lui mi ha detto che stava frequentando una ragazza da pochi mesi.

Ed io – Maddai, racconta! Dimmi di lei!

– E’ alta. Magra. Bionda.

– …..

– …..

– Beh, e poi? Come si chiama? Dove abita? Quanti anni ha?

E lui ha proposto di andare a cena tutti assieme così l’avrei conosciuta. Ho fatto un po’ di resistenza dicendogli che magari essendo ancora nel periodo “luna di miele” avevano voglia di starsene per i fatti loro, per conoscersi, per saziarsi l’uno dell’altra. Ed invece no, macchè, loro sono per la vita sociale, vogliono stare con gli altri. Allora, ben volentieri, ho accettato.

A fine serata ho capito perchè tra loro esistono pochissime serate tête-à-tête e molte con gli amici. Perchè lei è alta, magra, bionda. E basta.

Non ha interessi, non legge, guarda solo blockbuster di bassa lega, non sa cosa siano musei e teatri. Non ha un’opinione propria, non prende posizioni e se si sbilancia poi fa prontamente rotta verso quella di tutti gli altri. In compenso è abbastanza ferrata su moda, french manicure e shatush.

Ecco amico mio io ti voglio tanto bene ma la prossima volta, Barbie, la intrattieni da solo.